La fata delle tenebre by Holly Black

autore:Holly Black [Black, Holly]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-06-04T20:17:29+00:00

Riconobbe la voce di Corny. Sembrava sbalordito, e anche molto sollevato.

— Corny! Sono stata sbattuta fuori e non sono riuscita a trovare il modo di rientrare da te. —

Guardò l'orologio. Era l'una del pomeriggio. — Ho pensato che forse la collina si apre soltanto di notte.

— Vengo li.

Kaye fece si con la testa. Poi si rese conto che lui non poteva vederla e disse ad alta voce: — Si.

Certo, vieni pure. Stai bene?

Corny riattaccò senza risponderle, e Kaye si passò irrequieta una mano tra i capelli prima di lasciar ricadere la testa sul cuscino.

— L'incantesimo è venuto bene — fu la prima cosa che disse Corny quando entrò in camera sua.

Poi si guardò intorno. — Ehi, hai due topi!

Kaye gli strizzò l'occhio. — Come hai fatto a uscire? Sono quasi impazzita per cercarti. Se mi avessero beccato dei poliziotti, mi avrebbero scambiato per qualche folle profanatore di tombe.

Pareva che volessi dissotterrare un cadavere a mani nude.— Stamattina mi sono svegliato fuori dalla collina. Ho creduto che mi avessi piantato in asso. Pensavo: "Ecco, adesso mi sveglio nell'anno 2112 e nessuno ha mai sentito parlare di me" — sorrise ironico.— È stato Roiben a portarmi fuori. Mi dispiace. Non volevo abbandonarti, ma avevo paura che se gli avessi detto che c'eri anche tu avrebbe capito subito chi ero.Corny sorrise. — Perché, non lo sapeva? Kaye scosse la testa, attraversata da un brivido. — Allora, che ti pare del Regno delle Tenebre?A poco a poco, sul viso di Corny si disegnò un sorriso perverso. — Oh, Kaye — sussurrò. — È meraviglioso.

Perfetto. Kaye socchiuse gli occhi. — Stavo scherzando, io. Quelli ammazzano, Corny. Per divertimento. Ammazzano la gente come te e me. Lui sembrò non sentire, aveva lo sguardo assente, rivolto alla finestra. — C'era questo cavaliere... non il tuo... lui... — Corny tremò, come per dare una brusca sterzata alla frase. — Aveva un mantello foderato di spine.— L'ho visto parlare con la Regina — disse Kaye.

Corny si tolse la giacca. Sulle sue braccia c'erano

dei lunghi graffi.

— Che diavolo ti è successo?

Il sorriso di Corny si fece più ampio, ma i suoi occhi erano ancora persi in qualche strano ricordo.

Poi si voltò verso di lei. — Be', ovviamente sono entrato in quel mantello.

— Ma che bel giro di parole! — sbuffò Kaye. — E ti ha ferito?

— Non più di quanto volessi — disse Corny.

Non le piaceva né quello che diceva né l'espressione beata sulla sua faccia.

— E tu, Kaye? Ti sei vendicata di Robin dai capelli bianchi?

Non potè evitare di arrossire.

— Allora? — la incalzò.

E cosi lei gli raccontò tutto, arrossendo sempre di più. Detta ad alta voce, quella storia sembrava ancora più patetica.

— Quindi, se ho capito bene, finora ti sei fatta baciare una volta sulle labbra e una volta sulle chiappe. Qual è la tua prossima mossa?

Kaye gli lanciò uno sguardo furioso, ma poi le venne da ridere.

— Non so se pensare che sei molto furba o temere il modo in cui un giorno ti deciderai a usare il suo nome.

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